
E' importante per le nuove generazioni conoscere i fatti e gli avvenimenti del passato in modo assolutamente reale, senza censura, bugie e omissioni. La Storia Ufficiale, modificata ad arte dai vincitori, ha completamente rimosso situazioni scomode e quantomeno storicamente imbarazzanti. In particolare è di straordinaria attualità riparlare del Comunismo tenendo conto che nel nostro sistema politico e non solo in quello, ci sono ancora molti nipoti e nipotini di Stalin.
Un esempio.
L' 8 settembre 1943 vennero disarmati dai nazisti circa 1 milione di soldati italiani. Pochi di questi accettarono di servire le milizie nazifasciste.
Di questi ben 26.000 erano ufficiali che vennero deportati.
Nel particolare, gli ufficiali finirono in gran parte in Polonia nel lager di Beniaminowo e poi in Germania nel lager di Sandbostel.
Di questo gruppo di ufficiali facevano parte anche il grande Giovannino Guareschi e il futuro attore Gianrico Tedeschi. Nel 1945 poi a guerra ormai finita, una cinquantina di questi passò dalle cure di Hitler a quelle di Stalin. Solo a fine 1946 tornarono (non tutti) in patria. Il trattamento nei campi di lavoro sovietici era lo stesso dei lager nazisti! La loro colpa? Essere stati ufficiali dell'esercito di Mussolini e pur avendo rinnegato il fascismo, accusati di non credere nel comunismo liberatore.
Queste pagine di storia sono state subito rimosse da tutti i testi in quanto la Storiografia dei vincitori doveva raccontare solo dei partigiani comunisti che "liberano" l'Italia e non certo dei nostri soldati (pure loro antifascisti) che morivano in Russia sotto Stalin.
Ora la verità vede la luce grazie soprattutto all'apertura degli archivi dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989.
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